Rasanti tecnologici

Geometra Leonardo Spilotro – 16 Agosto 2020

l’evoluzione degli isolamenti termici con l’utilizzo della nanotecnologia

Cos’è la nanotecnologia?

La scienza che si occupa degli interventi sulla materia a livello atomico molecolare è chiamata nanotecnologia. E’ un insieme di tecniche che operano su dimensioni inferiori al micrometro (un milionesimo di metro).

Il primo scienziato che ha abbracciato questa nuova branca è stato il fisico statunitense Richard Feynman che nel 1959 ha suggerito un sistema utile a sviluppare la manipolazione diretta di atomi e molecole.

Tuttavia il termine nanotecnologia fu coniato 27 anni più tardi, quando nel 1986 un ingegnere statunitense, Kim Eric Drexler definì la sua scienza: “una tecnologia a livello molecolare che ci permetterà di porre ogni atomo dove vogliamo che esso venga posizionato.”

Per comprendere meglio il termine nanotecnologia, basti pensare che un globulo rosso misura circa 1000 nanometri, o la cruna d’un ago invece misura un milione di nanometri.

Il frammento di DNA che contiene tutte le informazioni necessarie allo sviluppo di un intero organismo vivente, è lungo pochi nanometri.

Nuovi prodotti come isolanti

Oggi il mercato, grazie alla nanotecnologia, offre diversi prodotti a base di nanomolecole di silicio modificato. Questi prodotti rappresentano l’evoluzione degli isolamenti termici nanotecnologici.

Il potere isolante e direttamente proporzionale alla grandezza della molecola, grazie alla presenza del suo interno di aria, perciò più le parti sono piccole 

più aumenta il suo potere isolante. 

Queste nuove tipologie di isolanti, vantano degli ottimi valori di conducibilità termica , valori certificati da test di laboratorio.

Grazie alla caratteristica principale che permette di ottenere gli stessi valori di trasmittanza finale che si otterrebbero con isolamento tradizionale da 10-12 cm, questi prodotti possono beneficiare degli attuali sgravi fiscali per l’efficientamento energetico (superbonus 110%).

Vantaggi

Va da se che un isolamento termico realizzato a basso spessore è sicuramente meno invasivo eliminando tutte le problematiche legate appunto agli spessori tradizionali (dai 4 ai 10 cm)

L’aspetto di questi prodotti cambia a seconda dell’utilizzo e del brand utilizzato. 

Troviamo composti simili ad una resina, ideali per isolare mattoni o pietre faccia vista senza alterarne l’estetica. Si possono trovare anche nelle versioni trasparenti e possono essere applicati a rullo o pennellessa, o addirittura con sistemi airless. Più mani vengono applicate e più è alta la resa dell’isolamento, fino a 3° sulle superfici trattate, inoltre proteggono le stesse dall’acqua essendo prodotti idrofughi.

Altrimenti esistono dei veri e propri rasanti ideali per trattare intere facciate esterne o soffitti e pareti interne.

Essendo dei rasanti “molto speciali”, l’applicazione è quella tradizionale di una rasatura armata, con l’interposizione di uno strato di armatura tra una mano e l’altra.

Lo spessore di applicazione varia dai 3 agli 8 mm per avere un isolamento pari ad un pannello tradizionale di 10 cm.

Caratteristiche

Questi particolari rasanti hanno le seguenti caratteristiche:

  • traspiranti;

  • non invasivi, in quanto il basso spessore non ha bisogno di modifiche dimensionali sulle strutture esistenti, come i davanzali delle finestre o le linee di gronda esistenti, o nel caso di interni, battiscopa o prese elettriche;

  • rapidità di esecuzione;

  • isolamento di superfici interne (anche di sole spallette finestre);

  • resistenti agli agenti atmosferici;

  • l’aspetto estetico non subisce variazioni;

  • prestazioni termiche invariate nel tempo per almeno 25 anni;

  • lambda che vanno dai 0,0014 W/mk ai 0,0026 W/mk.

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